Oggi La trasmissione doveva essere dedicata alla musica in senso stretto, ovvero le canzoni che i vari cantanti e autori hanno scritto e dedicate alla musica, al piacere del cantare e fare spettacolo, una vita non sempre facile e non solo agli inizi.
Ma poi i miei due “bambini” ?!?! mi hanno ricordato che domani 8 maggio è la festa della mamma che cade, oramai da anni, la seconda domenica di maggio!
E allora scaletta rivoltata e ho incaricato i pochi neuroni a trovare canzoni da dedicare alle mamme nostre e dei nostri figli. Ricerca abbastanza facile, il difficile è scegliere quali canzoni e cantanti mandare in onda. Ho cercato di restare su canzoni radiofoniche, poco tristi e , salvo un paio, molto conosciute.
Ovvia mente di alcune ho inserito i link su dove trovare curiosità o i filmati.
Il primo è una canzone che ha partecipato allo Zecchino d’oro nel 1976
Non poteva mancare un link che porta ad alcune pagine che ricordano Freddie Mercury che in Bohemian Rapsody parla del rapporto con la mamma , nel momento che gli ha confessato la sua omosessualità, ma anche un secondo link dove si parla del suo rapporto con una donna, donna che ha amato fino all’ultimo attimo di vita, tanto da affidargli le proprie ceneri.
https://www.r3m.it/2020/03/28/bohemian-rhapsody-significato-freddie-mercury-sheila-whiteley-queen/
https://www.diregiovani.it/2016/09/05/50219-freddie-mercury-testo-bohemian-rhapsody-
significato.dg/#:~:text=A%20prima%20vista%20pu%C3%B2%20sembrare,ho%20appena%20ucciso%20un%20uomo%E2%80%9D.
Ecco invece il video del brano Pain my Heart Dei The Teskey Brothers, ringrazio Eugenio per l’ottima scelta del brano.
Ecco invece il link per la sigla finale MOTHER dei Pink Floyd:
Non posso non dedicare una canzone a mia mamma Maria, un poco malandata ma non si lamenta mai e a 90’anni ne avrebbe anche diritto, anzi non perde l’occasione di trovare parole d’incoraggiamento per i momenti no che a volte capitano a noi figli.
In ricordo degli anni passati quando c’era il rischio che il battipanni servisse non solo a per battere i tappeti o materassi ma anche i figli che a volte ne combinavano qualcuna di troppo, in realtà era più una minaccia che altro, la mamma che ti si avvicinava “armata” bastava per smettere di litigare con le sorelle, in quegli anni l’unica musica che si ascoltava a casa mia era dalla radio, rigorosamente a Valvole, o dal mangiadischi con qualche decina di 45 giri, ma il più consumato era “LUGLIO” di Riccardo del Turco che ascoltava sempre con mio papà quanto avevano qualche minuto libero.
Ciao Mamma un abbraccio ringraziandoti per quanto hai fatto e che continui a fare per tutti noi nonostante la salute a volte ti tradisca, e ti ripeto io una tua frase che non manchi mai di dirmi tutte le volte che si salutiamo: Tè’ inpé i orége, ovvero tieni le orecchie diritte, stai attento……
Con infinito amore e riconoscenza
Enrico.
Per finire il link dove si parla del primo campionatore il MELLOTRON.
Completamente analogico e completamente superato dalle tecnologie digitali, ma che ancora oggi viene preferito per la sua “instabilità” che crea una variabile molto apprezzata dai musicisti.
Di questo e altro sicuramente ne riparlerò nelle prossime trasmissioni.
https://it.wikipedia.org/wiki/Mellotron